Mafe De Baggis giornalista e scrittrice, Marisandra Lizzi Mirandola Comunicazione, Fabio Giglietto Università di Urbino, Lella Mazzoli Università di Urbino
Ore 10.30 – Hotel Brufani, Sala Raffaello
Il 70% degli italiani si informa attraverso la rete. Il 30% circa tramite i social: mondi “virtuali” in cui circolano notizie vere e verificate, ma anche molte fake news, molto dannose. I lettori sono in grado di riconoscerle e starne alla larga? La rete si dimostra secondo diverse ricerche il luogo prediletto per cercare informazioni. La fiducia verso la rete cresce con il crescere del suo utilizzo. Ma quante notizie false si incontrano online? Molte. Coloro che dichiarano di informarsi attraverso la rete, fanno sapere che l’85% di notizie che “incontrano” non sono completamente corrette. C’è un’alta consapevolezza della possibilità di ritrovarsi faccia a faccia con fake. Ma siamo sicuri che i lettori siano in grado di riconoscerle e quindi di evitarle? Secondo le ricerche (Mapping Italian News), però:
1. Le fonti dichiaratamente di parte e di partito rivaleggiano, in termini di attenzione ottenuta, con le testate giornalistiche registrate;
2. La politica arriva agli italiani attraverso i social media principalmente grazie a notizie che toccano la pancia, la vita quotidiana e il portafoglio. Molto centrale anche la satira;
3. Almeno due notizie fra le più popolari sono completamente false (“Senatore massacrato di botte da due disoccupati” e “Sicilia: trovate 500mila schede precompilate. Ne verranno stampate di nuove”).
Quindi la fiducia nell’informazione non deve essere incondizionata. Il lettore deve avere gli strumenti per mettere in discussione quello che sta leggendo. Il ruolo del cittadino/elettore deve essere “alla pari” ed è necessario ripensare a una “cultura dei media”.
Benedetta Baronti