Francesca Fornaio e Alessandro Capriccioli allietano l’inizio della terza giornata del Festival con la consueta rassegna stampa.
Si parte con una notizia drammatica che non c’è sui quotidiani, ma sulle agenzie. E' stato ucciso Vittorio Arrigoni, volontario e attivista filo palestinese, rapito ieri a Gaza da un gruppo salafita ultra-estremista ispirato da Al Qaida.
Collaborava col Manifesto e viveva stabilmente a Gaza. Il suo rapimento finisce in tragedia.
Il corpo senza vita è stato trovato in un appartamento di Gaza City dai miliziani di Hamas, a conclusione di un blitz condotto nel cuore della notte: diverse ore prima della scadenza dell'ultimatum che i sequestratori avevano fissato in teoria alle 16 di oggi per il rilascio dei loro "confratelli" detenuti, pena l'uccisione dell'ostaggio.
Si continua con le notizie di cronaca.
Andrea Antonini, consigliere circoscrizionale del XX municipio e vicepresidente di Casa Pound, organizzazione della destra radicale, é stato ferito con una sparachiodi a una gamba ieri a Roma. Non si esclude alcuna ipotesi. La matrice politica non pare per niente certa.
Il Caso Asor Rosa viene analizzato trasversalmente leggendo i contributi del Manifesto e del blog di Alessandro Gilioli.
Si passa al processo breve. E’ intervenuto il Colle. La lettura de La Repubblica, Il Giornale, Il Corriere della Sera, viene affiancata a quella di vari blog.
“Non leggere questo blog” titola: Ce lo chiede l'Europa 'sta ceppa.
Da una parte L’Italia ha sottoscritto la "Convenzione Onu contro la Corruzione", normativa che ci impone di perseguire con determinazione questo tipo di reato. Dall'altra siamo tra i pochissimi paesi europei a non aver ancora ratificato la "Convenzione del Consiglio d’Europa sulla corruzione" siglata a Strasburgo nel 1999.
Il blog di Giuseppe Civati ricorda allora quali processi salterebbero: Thyssen Krupp( Torino); Santa Rita (Milano); Cirio e Parmalat; Strage di Viareggio; Casa dello Studente ( l'Aquila); Ilva (Taranto); Fincantieri (Palermo).
Ed ecco che con dissacrante ironia si passa alla lettura della Carta dei principi provvisoria dei responsabili del Movimento Responsabilità Nazionale.
Con due “buone” notizie si conclude la rassegna di oggi.
Da un lato il caso delle firme false per Formigoni. Indagati quattro consiglieri del Pdl.
Dall’altro la lettura della lettera al Corriere di Veltroni annuncia che Il clima d’odio è finito. Ora è il momento del dialogo.
Irene Macaione