RILANCIARE UNA START-UP CON 200 ANNI DI STORIA

Con Aron Pilhofer (The Guardian), introduce Andrea Iannuzzi (direttore AGL)

Nella Sala dei Notari si è tenuto il keynote speech di Aron Pilhofer, Executive Editor of Digital per il quotidiano britannico The Guardian.
Il discorso è stato anticipato da un’introduzione di Andrea Iannuzzi, direttore dell’Agenzia Giornali Locali del Gruppo Editoriale L’Espresso.

Il 5 maggio 1821 nasceva il Manchester Guardian, diretto per oltre 50 anni da Charles Scott. Negli anni ’60 la sede del quotidiano fu trasferita a Londra e la testata prese a chiamarsi semplicemente The Guardian. Nonostante le origini antiche il The Guardian si è sempre distinto per la sua attitudine innovativa. Negli anni 2000 era il primo quotidiano d’opinione britannico ad assumere il formato berliner e ad uscire con un’edizione full color.Negli ultimi anni la testata britannica ha ottenuto importanti riconoscimenti per le sue inchieste legate ai dossier Cable Leaks e Datagate, ricevendo il premio Pulitzer nel 2014. La sfida di un quotidiano dalle origini così risalenti è certamente quella di rimanere al passo con i tempi, alla luce del nuovo modo di pensare e di utilizzare l’informazione nell’era digitale. A partire dal 2000 infatti, l’editoria ha subito un drastico calo degli introiti e perciò è stato necessario ripensare il modo di fare informazione a livello digitale, come illustrato da Pilhofer. The Guardian oggi vende circa 200 mila copie ma riceve circa 120 milioni di connessioni globali nel mondo. La redazione del The Guardian è stata perciò riorganizzata creando, a partire da agosto, un team suddiviso in quattro componenti che interagiscono tra di loro: Guardian Visuals, Data Projects, Audience/Analytics, Social/Community. L’innovazione digitale della testata britannica è stata orientata verso l’arricchimento delle notizie, rendendole interattive, animate e valorizzando le immagini, come mostrato dagli esempi di The Guantanamo Diary e Watch me date: Andy e Flo. Anche le elezioni sono state raccontate in modo interattivo, non limitandosi a descrivere i sondaggi, bensì mostrando le proiezioni in seggi, la provenienza dei seggi nella legislatura precedente ed effettuando proiezioni anche nei singoli distretti. Successivamente è stata illustrata Guardian Witness, una piattaforma tramite cui è possibile inviare foto, esprimere opinioni, raccontare storie da parte dei lettori.

“Il giornalismo dovrebbe essere una conversazione, non funziona più chiudersi, ma serve aprirsi alla partecipazione dei lettori. Non bisogna aver paura, ma aprire ai commenti”, ha osservato Pilhofer, che ha concluso indicando la via cui dovrà tendere l’informazione digitale nel prossimo futuro: “carta stampata e digitale non devono opporsi ma coordinarsi. È un gioco di squadra e di questo gioco di squadra facciamo parte tutti.”

Leonardo Vaccaro