Slurp! Vent’anni di lecchini, lecconi e leccalecca al servizio dei potenti che ci hanno rovinati

Marco Travaglio con Giorgia Solari
Domenica 19 aprile ore 21 presso Teatro Morlacchi

Il teatro Morlacchi di Perugia ha ospitato 'Slurp!' di Marco Travaglio. Un vero e proprio spettacolo con il quale il direttore de Il Fatto Quotidiano "analizza", sarcasticamente, i comportamenti delle note personalità del mondo politico ed istituzionale italiano degli ultimi anni.
A fare da sfondo alla analisi di Marco Travaglio e alle letture di Giorgia Solari sono le immagini con lo stesso stile dei filmati dell'istituto Luce, una delle principali fonti di informazione durante il ventennio.
Lo spettacolo é un misto di ironia e sarcasmo nei confronti di politici e intellettuali, ma anche di giornalisti dei principali quotidiani italiani. Un excursus su tutte le personalità che hanno popolato gli ultimi anni del panorama italiano.
Gli elogi, unanimi, ad Antonio Di Pietro per l'inchiesta 'Tangentopoli' da parte dei politici. Via via il succedersi dei governi: Berlusconi, Prodi, D'Alema, Berlusconi II, Monti. Travaglio racconta, con il suo consueto stile, l'endorsement di politici ed intellettuali alle figure che si susseguono alla carica di Premier. Discorsi e dichiarazioni pubbliche di queste queste personalità permettono a Travaglio di dimostrare il cambiamento repentino di sponda di tanti personaggi. Non mancano i Presidenti della Repubblica: Cossiga, Ciampi e Napolitano e, infine, Mattarella. Ritorna, poi, sui Premier: Monti, Letta e Renzi. Anche il Ministro Boschi sotto la disamina si Travaglio.
Travaglio riflette sul comportamento di intellettuali e politici che, durante gli ultimi anni hanno cambiato, evidentemente, le loro preferenze politiche e non. Forte l'ironia nei confronti dei giornalisti che hanno raccontato la politica negli ultimi anni. I pezzi di giornale sono alla base dell'attenta disamina di Travaglio che ne sottolinea le esagerazioni e le storture.
Grande partecipazione allo spettacolo che conclude la nona edizione del Festival Internazionale del Giornalismo.

Alessandro Bottone