Spin factor – il racconto della comunicazione politica

L’esperienza di quattro spin doctor a confronto nel panel Spin Factor, il racconto della comunicazione politica, al Centro Alessi, nell’ultima giornata del Festival del Giornalismo di Perugia. Antonio Palmieri, che ha curato tutte le campagne elettorali di Berlusconi, Dino Amenduni, consulente di Proforma, e Andrea Marcolongo, storyteller, hanno risposto alle domande di Giovanni Diamanti, co-fondatore e managing partner di Quorum. Partendo dal concetto di spin doctor, proposto da Amenduni, come di “un consulente che non può mai spegnere il telefono”, gli speaker hanno declinato la loro idea di consulenza politica secondo le proprie modalità di lavoro. Si è discusso del modello americano spesso applicato con scarsi risultati al contesto italiano, della comunicazione istituzionale e dell’importanza delle storie. Palmieri ha raccontato i suoi vent’anni nel gruppo di lavoro di Berlusconi, “una realtà politica che non si affida ad agenzie”. Ne ha indicato gli errori principali ma ha anche descritto i retroscena di alcuni momenti decisivi, come la scelta di pubblicare il libro “Una storia italiana”, 18 milioni di copie inviate nelle case degli elettori nel 2001, per contrapporsi alla narrazione fatta da Travaglio nel programma Satyricon di Daniele Luttazzi. Marcolongo ha definito il suo lavoro l’esame “della distanza tra la realtà e la realtà percepita”, perché lo storyteller deve “uscire dalla bolla della politica” e capire cosa pensano gli elettori. Amenduni ha sottolineato l’assenza, in Italia, di spin doctor “puri”, che si dedichino a un candidato per volta, e ha descritto “la difficoltà di far arrivare il messaggio in un paese che ha il 47% di analfabeti funzionali”. In conclusione si è discusso del modello della campagna elettorale porta a porta, così diffuso negli Stati Uniti, ma difficile da esportare in Italia, carente di una “cultura dell’attivismo e della mobilitazione”, come sottolinea Diamanti.

Federica Chiara Delogu