Teen news lab. Quando il giornale diventa libro di testo

Si è discusso di Teen news lab nell’omonimo evento tenutosi oggi, mercoledì 3 aprile 2019, nella prima giornata del XIII Festival Internazionale del Giornalismo, a Perugia.

I relatori Giorgia Burzachechi, vicedirettrice Giornalisti nell'erba, Ilaria Romano, docente e referente di Giornalisti nell’erba, Giovanni Mazzitelli, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Giuditta Iantaffi, docente, Annalisa Persichetti, docente, hanno spiegato come, attraverso il metodo Gne (Giornalisti nell'erba), che ha portato il giornalismo scientifico nelle scuole, si sono potuti ottenere numerosi benefici sotto diversi aspetti. Primo fra tutti la possibilità per gli studenti di diventare fruitori di notizie scientifiche complete, oppure l’acquisizione di capacità di spirito critico discostandosi dalle fake news. O ancora la realizzazione dell'empowerment. Insomma i giovani che partecipano al giornalismo scientifico creano a tutti gli effetti una cittadinanza attiva.

Giornalistinellerba.it è stata, a COP24, la 24esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, l’unica testata italiana a seguire giorno dopo giorno i negoziati. È stata l’unica testata italiana presente a Katowice la sera del 15 dicembre, quando tutti i paesi del mondo hanno approvato il regolamento per l’applicazione dell’Accordo di Parigi. Buona parte dei suoi lettori sono stati gli studenti di classi secondarie di primo e secondo grado, che hanno trasformato, in tempo reale, insieme ai loro insegnanti, reportage, interviste, analisi, articoli in argomenti di studio.

Il giornalismo ha quindi sostituito i libri di testo, portando in classe aggiornamenti sul tema che più riguarda il futuro delle giovani generazioni. Il lavoro degli inviati ha informato e attivato gli 8000 studenti, giovani e giovanissimi coinvolti nel progetto Giornalisti Nell’Erba e i loro insegnanti, che ne hanno fatto laboratorio didattico.

Questa esperienza si è rivelata molto importante anche perché ha permesso ai giovani di imparare a comunicare in modo efficace e, soprattutto a comunicare con responsabilità, mettendoci il nome e la faccia, acquisendo valori educativi importanti che gli serviranno un domani. 

Il laboratorio di giornalismo scientifico si è rivelato anche un metodo di studio di alta qualità per gestire una comunicazione efficace padroneggiandola come strumento utile per costruire il futuro.

Il dialogo tra giornalismo, scuola e scienza, è anche oggetto - insieme a Frascati Scienza, l’associazione che promuove la Notte Europea dei Ricercatori e con la consulenza scientifica di Walter Quattrociocchi - di un progetto di citizen science che indaga le dinamiche della fruizione e della elaborazione dell’informazione da parte di giovani e adolescenti italiani e dei loro insegnanti.

Catia Marcucci - volontaria press office IJF19