Tra gli eventi più attesi del festival la proiezione del documentario #ThisIsACoup che traccia la parabola politica del primo governo di Alexis Tsipras e racconta senza filtri la vita ai tempi dell’austerità in Grecia, il confronto traumatico con l’UE e lo slancio ottimistico che ha accompagnato il cambiamento politico incarnato dal partito di Syriza.
A parlarne la registra greca e giornalista della Bbc Theopi Skarlatos insieme con Paul Mason giornalista ed esperto economico per Channel 4 News nonché produttore del documentario per Field of Vision, l’unità cinematografica di visual journalism di The Intercept (il sito creato da Glenn Greenwald).
A moderare l’incontro Leonardo Bianchi di Vice News Italia che si è occupato della crisi greca per il blog Valigia Blu.
Entrambi impegnati a coprire la crisi greca fin dai suoi inizi nel 2010, Skarlatos e Mason hanno parlato della nascita del documentario come di una necessità profonda di raccontare in modo diverso, intimo e diretto quello che stava accadendo nel Paese. Nonostante la grande copertura mediatica nessuna delle reti presenti sul posto, a loro parere, era in grado di capire il profondo mutamento in atto nella società e l'evolversi dela situazione. Era dunque necessario che fossero i Greci stessi a raccontare, filmare e documentare questi cambiamenti.
#Thisisacoup è il racconto della crisi greca dal punto di vista delle persone, un ritratto diretto che tralascia le analisi politiche ed economiche per concentrarsi sulla realtà.
Diviso in 4 capitoli della durata complessiva di 64 minuti, il documentario si concentra su 4 momenti principali: la campagna elettorale di Syriza, la vittoria alle elezioni del 25 gennaio 2015, la minaccia della bancarotta e infine la drammatica situazione all’indomani dei negoziati del 12 luglio che riportano il paese nell’austerità e determinano la fine dell’idillio con il governo di Tsipras.
Le responsabilità dell’Europa e in particolare della Germania per il crollo del governo guidato da Tsipras sono ancora più gravi se si prendono in considerazione alcuni aspetti che hanno caratterizzato l’ascesa di questo partito di sinistra che nel giro di pochi anni è riuscito a risvegliare il senso civico di un popolo intero e donare speranza.
Partito da un 4% alle elezioni del 2009, nel 2012 Syriza raggiunge il 27% e infine nel 2015 vince con il 36,3% dei voti. Un’ascesa impressionante che si spiega con la sua capacità di intercettare e dare risposta al bisogno dei Greci di credere ancora in una politica pulita, incorrotta e pronta a battersi per il bene del proprio paese.
Secondo la Skarlatos tutti in Grecia hanno creduto davvero che con Tsipras le cose sarebbero, hanno dato fiducia ai propri politici e alla fine, ancora una volta, ne sono rimasti delusi. "Io credo che questo documentario parli soprattutto di democrazia – ha affermato la regista – di persone che chiedono e vogliono la democrazia, ma che dall’altra parte non trovano nessuno pronto ad ascoltarle.”
Sulle recenti intercettazioni pubblicate da Wikileaks in merito alla consapevolezza da parte del FMI di un imminente default da parte del paese, i due autori non appaiono sorpresi.
Secondo Paul Mason il default sembra inevitabile e l’idea che si possa ripetere la stessa situazione dello scorso anno con il trauma psicologico vissuto dal popolo greco, è terrificante. “Credo che il FMI continuerà con la sua linea dura scontrandosi ancora con l’UE e provocando un nuovo arresto per il Paese che sarà costretto a far fronte ad uno nuovo problema in contemporanea con le problematiche legate alla crisi dei rifugiati”.
Cosa accadrà adesso in Grecia viene chiesto dal pubblico.
Per la Skarlatos nelle prossime settimane il governo greco si troverà ad affrontare un momento molto delicato e non potrà più contare sulla forza che aveva un anno fa quando è stato girato il documentario. Rispetto all’anno scorso il partito di Tsipras ha infatti perso molti consensi e la fiducia non solo dei cittadini ma di molti dei suoi membri, Varoufakis in primis.
Dunque la situazione è cambiata profondamente.
“Cosa accadrà all’Europa? Credo sia questa la domanda più interessante - conclude la regista – Il problema del debito greco insieme con quello dei rifugiati sono temi che dovrebbero preoccupare e interessare ancora prima della Grecia, l’Europa intera.”
A fine incontro è stato proiettato il documentario #ThisIsACoup,
che è possibile guardare gratuitamente sul canale YouTube di Field of Vision.
Strollo Coricina