TRA CESARE E DIO

Sala dei Notari – ore 16.00

Il giornalista e scrittore Corrado Augias incontra un folto pubblico presso la Sala dei Notari, all’interno del prestigioso Palazzo dei Priori di Perugia, per la presentazione delle tematiche del suo ultimo libro “Tra cesare e Dio”.  Non è la prima opera in cui egli affronta la materia religiosa, ben note sono la sua passione e lo studio approfondito della storia del Cristianesimo. L’incontro si apre con l’analisi della figura di Papa Francesco, nato come Jorge Mario Bergoglio. In questa prima parte ad egli dedicata, Augias analizza la complessa figura del pontefice argentino, che con la sua personalità, carica di ottimismo e voglia di cambiamento, ha in poco tempo ribaltato la Curia, attirando la stima e il favore della maggioranza della popolazione (ben l’85% degli interpellati alla questione si sono dichiarati a favore dell’azione innovatrice di Bergoglio); di contro, lo sfavore arriva proprio all’interno della Chiesa stessa. La complessità di questa figura sta nella sua duplice capacità di attirare le folle con carisma, energia e sorprendente semplicità, accompagnate da una spinta innovatrice che dall’altra parte irrita il Vaticano.  “Questo Papa ha più nemici dentro che fuori la Chiesa”, afferma con convinzione lo scrittore. Sono le aperture di Bergoglio verso tematiche tradizionalmente scottanti, in particolare quelle riguardanti i diritti della bioetica, a costituire la novità più importante rispetto ai predecessori. Sono le questioni pratiche, della vita di tutti i giorni quelle su cui il pontefice si pronuncia maggiormente e con una nuova luce, con poche riserve e rompendo con una tradizione di tabù. L’analisi continua ponendo l’accento anche su questioni in cui il Pontefice rimane tendenzialmente “fedele alla linea”, come quella dell’assoluta contrarietà al sacerdozio femminile e il problema dell’aborto: a questo proposito Augias riporta una dichiarazione di Bergoglio nella quale egli paragonò l’aborto allo sfruttamento e alla tratta dei bambini. Qui lo scrittore sottolinea l’inadeguatezza di certi accostamenti, ricordando come l’aborto sia un fatto drammatico e una tragedia umana in primis per chi si trova a dover attuare questa scelta.

Nella seconda parte dell’incontro Corrado Augias analizza le possibili conseguenze del papato di Bergoglio, che necessariamente porterà, e anzi già ha portato, dei cambiamenti avanzatissimi sul piano sociale. Questo Papa che parla alla gente, è un Papa estraneo a certe gelide logiche di calcolo di vantaggi e svantaggi per la Chiesa. Si, egli rivendica senza dubbio il ruolo pubblico della religione “ma si asterrà dalle intromissioni volgari che avviliscono la Chiesa”, sottolinea Augias, convinto che questo non sia più il tempo delle intromissioni plateali della vita pubblica in Italia.

Nella fase finale dell’incontro viene dato spazio alle domande del pubblico che interviene con quesiti e riflessioni non prive di qualche provocazione, in linea con l’approccio critico dello scrittore che risponde con cordialità e ironia, regalando anche alcuni momenti di ilarità in sala. Il punto che maggiormente sembra stuzzicare la curiosità del pubblico è sicuramente quello che riguarda il dichiarato ateismo dello scrittore. Qui il dibattito si dirige verso la tematica della fede e della spiritualità in genere. Si entra così nel mondo di Corrado Augias uomo, che abbandona per qualche minuto il ruolo di scrittore e giornalista, rivelando e regalando qualcosa di sé, ovvero la sua idea di spiritualità intesa come meraviglia della natura e misericordia verso gli altri. Il “cercare di capire”, non è anche questa una forma di spiritualità?

D’altronde “la fede è fede. Davanti a chi crede non ho nulla da dire”. E lo stesso deve valere per chi non crede.

Micol Sacco