Gianni Mura circa la sua presenza a #ijf13 "Mi sento come un pezzo di vaso etrusco esposto al museo aerospaziale di Denver"
— Simone Conte (@SimonteCone) 25 aprile 2013
Quando una sola frase è in grado di descrivere la distanza tra i media (nella forma tradizionale) e il tumultuoso evolversi dei canali di comunicazione e approvvigionamento delle notizie. La battuta di Gianni Mura ha contribuito a identificare la necessità di trovare una base di linguaggio comune che alzi il livello medio dell’informazione, esaltando la capillarità delle fonti e l’autorevolezza di alcuni giornalisti/analisti. Un'autorevolezza che trova nuove radici nella capacità narrativa, nella creazione dell’empatia con le notizie, nella vicinanza, non solo geografica, con l’evento.
#ijf13 Doree Shafrir: " the best journalists have empathy for their stories". Emotional intelligence is strong currency on the web. — Annalisa Piras (@Annalisap) 25 aprile 2013
Un'autorevolezza che non si nutre più del predominio della velocità (il primo che pubblica), ma che si basa sulla capacità di padroneggiare strumenti multimediali complessi e incroci tra più piattaforme di condivisione.
"Con giornalismo online, essere primi a pubblicare la notizia sta perdendo importanza" J.Peters, Columbia Journalism Review #ijf13
— Nela Lazarević (@nelalazarevic) 25 aprile 2013
Un'autorevolezza che si basa anche sulla capacità di trovare le informazioni anche di fronte ai ritardi della Pubblica Amministrazione (PA)
#foia italiano, 73% PA non risponde alle richieste di accesso agli atti: fanalino di coda i ministeri, più disponibili i comuni #ijf13 — paolabonini (@paolabonini) 25 aprile 2013
Un'autorevolezza che deriva dalla capacità di scegliere e affrontare temi scomodi, andando (se necessario) anche contro logiche editoriali troppo rigide.
Gavin Rees: "Il #trauma è spesso un evento inenarrabile. Il lavoro del #giornalista è trovare le parole per raccontarlo." #ijf13 — Gaia Saviotti (@Altrovista) 25 aprile 2013
Anche la seconda giornata del Festival del Giornalismo conferma la forte crescita del livello di partecipazione oltre che in presenza attraverso Twitter. Tutti i parametri quantitativi emergenti dall'analisi in tempo reale effettuata grazie alla piattaforma di monitoraggio appositamente creata da Buzzdetector raddoppiano o addirittura triplicano (9.238 tweets con l'hashtag #ijf13 rispetto ai 6.299 della seconda giornata del 2012), 2.546 utenti che hanno espresso il loro punto di vista sul Festival (l'anno scorso erano 1.307) e, soprattutto, uno straordinario incremento delle interazioni sia in termini di retweet che di replies. Il picco massimo è stato di 119 tweets al minuto, raggiunto alle 18.12.
Un livello di partecipazione sottolineato ulteriormente dalle parole chiave che emergono dalla worldcloud. Tra i termini più utilizzati spiccano infatti, i termini Community, Social, Engagment. forte attenzione anche nei confronti del tema relativo al fact-checking che durante la giornata è stato esaminato da diverse prospettive in numerosi panel.
La tag cloud del secondo giorno. Visualizza tutte le tag cloud
Ha ovviamente catalizzato l'interesse "Gazebo", evento a cui hanno partecipato persone molto note in Rete come Diego Bianchi alias "Zoro" e Marco Dambrosio, che firma i suoi disegni sotto lo pseudonimo di Makkox .
Apriremo Perugia come una zuppa di miso. #ijf13 #gazebo @journalismfest twitter.com/zdizoro/status…
— Diego Bianchi (@zdizoro) 25 aprile 2013
In giornata pubblicheremo anche la mappa di social network analysis che consentirà di evidenziare i nodi principali delle conversazioni sulla piattaforma di microblogging.
Analisi a cura di
Angelo Centini, data scientist per Buzzdetector
Aarti C. Thobhani, freelance journalist volontaria per il festival
Matteo Di Renzoni, freelance data journalist
Pier Luca Santoro, esperto di Comunicazione e Media
Gianandrea Facchini, CEO e fondatore di Buzzdetector
Alessandro Belotti, giornalista e volontario per il festival