Twitter Masterclass per giornalisti

Intervengono Jérome Tomasini, Twitter Francia
Livia Iacolare, Twitter Italia

Hotel Brufani, Sala Raffaello ore 11:00

Twitter al servizio dei giornalisti, questo il main topic dell'incontro tenutosi presso la Sala Raffaello dell'Hotel Brufani di Perugia. Livia Iacolare e Jérome Tomasini, rispettivamente rappresentanti di Twitter Italia e Twitter Francia, hanno composto quella che può essere definita come una vera e propria guida pratica all'uso professionale e giornalistico di Twitter, illustrando potenzialità, funzioni e differenti utilizzi dell'uccellino.

La società di oggi è perennemente connessa, costantemente online. Cosa significa questo per i giornalisti? Il rapporto con la realtà, con le fonti soprattutto, è cambiato. In un contesto in continuo broadcasting nascono e si sviluppano servizi come quelli offerti da Twitter. Simultaneo, conversazionale, pubblico e ampiamente distribuito: questo è Twitter. Un'applicazione che nasce e trova ancora la maggior fetta del suo pubblico (80%, come evidenziato durante l'incontro) sui dispositivi mobili, elemento di fondamentale importanza per chi vuole diffondere i propri contenuti tramite questo canale. L'esposizione dei due esperti ha seguito un preciso e schematico programma, la guida del buon twitter journalist. Quattro le dimensioni principali su cui costruire la propria attività su Twitter se si è giornalisti: detect, reporting, distribution, engage. Intercettare le fonti (detect) è ciò che sta alla base dell'attività giornalistica e su Twitter bisogna sapere come fare e quale strategia scegliere. È necessario scegliere chi seguire, scegliere se creare delle liste o meno, ricercare dei tweet ben specifici. Uno dei consigli principali forniti alla platea è stato quello sulla creazione degli elenchi (o liste): questa pratica non solo identifica il giornalista che ne fa uso come un esperto del campo, ma aiuta il monitoraggio dei contenuti. "Ogni tweet è pubblico, è come avere un microfono sempre acceso", così Tomasini ha introdotto al secondo argomento. Perchè per un giornalista è importante la propria presenza su Twitter? È una questione di reputazione, conoscibilità e attendibilità. Ma attenzione, "un tweet può rovinare una reputazione costruita in anni e anni". Ecco perché è importante sì twittare, ma anche e soprattutto come twittare. "Siate umani, non intimi", questo lo spassionato consiglio dei due esperti alla platea di giornalisti. Per chi lavora nel campo dell'informazione l'aspetto è un elemento molto importante. Diffondere la propria immagine, anche al di fuori del proprio ambito professionale, può essere un buon modo di costruzione della propria immagine. Tutto ciò si riflette anche sul tipo di comunicazione che si fa tramite Twitter. Sei giornalista? Non diffondere solo notizie! Complimentati con i colleghi, rettifica e rendi pubblica la tua opinione, ringrazia il tuo pubblico e diffondi anche le tue notizie. "Twitter è uno strumento molto potente, utilizzatelo per diventare i migliori nel vostro settore e creare un'immagine forte". Si è poi passati alle ultime due fasi della "guida": distribution ed engage. Come distribuire i propri contenuti e renderli argomenti di discussione? Anche qui non si sprecano consigli pratici che vanno da un'ampia diffusione del proprio username su diversi canali, passando per l'enrichment dei propri tweet (video, foto etc.). fino alle tecniche di controllo del proprio engagement (intercettare risposte, informazioni, domande, imputs per notizie etc.) e dei dati relativi al proprio "successo" sul social. Twitter, così come tanti altri social network, è un'estensione della propria identità ed è per questo che al termine dell'incontro è stato sottolineato come sia importante farne uso in sicurezza, stando molto attenti alla tutela dei propri dati. Ampiamente consigliate, lungo tutto l'incontro della durata di due ore, l'utilizzo di applicazioni utili e funzionali come Periscope e TweetDeck. La prima, da poco acquisita, permette lo streaming in diretta mentre la seconda, utilizzabile solo su desktop, permette l'attività di collection o di facilitare la propria attività di ricerca, monitoraggio e filtraggio dei contenuti. Quest'ultima è ormai uno strumento molto usato nelle redazioni. Se fino a qualche tempo fa l'uso di Twitter per fini giornalistici sembrava quasi un accessorio, adesso è quasi indispensabile e gli esempi fatti in sala lo testimoniano sufficientemente. Dopo gli interventi dei due esperti si sono infine susseguite le domande della platea. I giornalisti che hanno assistito all'incontro hanno dunque potuto appuntare con attenzione tutti i consigli utili e pratici per un corretto e performante uso di Twitter. Una guida di cui faranno sicuramente tesoro.

Riccardo Aulico