Le trombette e i cori dei tifosi del Perugia in festa per la salita in serie B della loro squadra fanno da sottofondo alle parole di Mentana nella sala dei Notari. E proprio sulla tematica calcistica verte la prima domanda di Arianna Ciccone, cofondatrice del Festival del giornalismo, che chiede al direttore del tg di la7 un commento sulla copertura mediatica di quanto accaduto ieri allo stadio Olimpico. La critica di Mentana non è rivolta ai colleghi, ma alle autorità "che hanno dato l'idea di uno Stato che non si fa rispettare e scende a patti con i capi ultrà". Il riferimento è alla discussione che il premier Matteo Renzi e il presidente del senato Pietro Grasso hanno avuto con Genny 'a carogna - si fa aiutare dalla Ciccone per pronunciare al meglio il soprannome - per decidere se far proseguire o meno la finale di coppa Italia dopo gli scontri durante i quali erano rimasti feriti tre tifosi partenopei.
Meno clemente nei confronti dei colleghi lo è quando la discussione si sposta su come i media si occupano del Movimento 5 Stelle. Giornali e tv spesso decidono di non coprire le vicende che riguardano i pentastellati o lo fanno descrivendoli come il male assoluto. Un atteggiamento che paradossalmente favorisce i 5 stelle, come già era stato per la Lega e per Berlusconi. Gli attacchi continui provocano la simpatia da parte dei cittadini, che si schierano a favore del presunto "perseguitato". "Il compito dell'informazione non è decidere chi è buono e chi è cattivo", commenta il giornalista che ad essere super partes ci tiene particolarmente e a testimonianza di ciò anche alle prossime elezioni , come avviene ormai da diversi anni, non andrà a votare (si lancia comunque in una previsione dei risultati: 32% Pd, 27% M5S e 17% Fi). Per questo motivo si scalda quando gli viene chiesto di Letta, che lo aveva accusato di inventarsi notizie sul suo conto: "Non si può parlare di inventare, ma di imprecisione involontaria". Ed ugualmente non ha apprezzato l'intervento dell'Agcom che aveva ripreso il suo tg per aver dedicato un'edizione straordinaria alla conferenza stampa di Renzi sugli 80 euro: "La legge sulla parcondicio è stupida perché non valuta il peso di quanto viene detto".
E per quanto riguarda invece l'atteggiamento particolarmente clemente dei media nei confronti di Renzi, Mentana lo interpreta come una conseguenza del fatto che il presidente del Consiglio viene visto da molti come "ultima spiaggia" e pertanto al momento gli si perdona tutto. "Attenzione, però. Le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro se ai sorrisi non seguiranno fatti concreti".
In disaccordo intervistatrice e intervistato si trovano sulla questione Internet ed informazione, sollevata da una domanda di uno spettatore. Per Mentana l'editoria è in crisi anche per colpa di Internet che offre informazione più rapida e gratuita. E l'apertura della tematica Internet offre alla Ciccone l'opportunità di porre a Mentana la fatidica domanda: "Tornerai su Twitter?". Silenzio (assenso?). Il sorriso di Arianna potrebbe averlo convinto.
Silvia Renda