Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato

L’organizzazione del Festival Internazionale del Giornalismo e l’Associazione Ilaria Alpi bandiscono il V concorso giornalistico Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato.

Peppino Impastato nacque a Cinisi nel 1948 da una famiglia mafiosa. Politico, attivista e conduttore radiofonico, ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. Nel 1977 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari di mafiosi e politici.

Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, con una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo Trapani. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale.

REGOLAMENTO

1. Il concorso intende premiare i lavori che meglio avranno raccontato la storia di Peppino Impastato.

2. Il concorso è riservato agli studenti universitari iscritti a qualsiasi facoltà, ai giornalisti, ai praticanti e agli aspiranti al di sotto dei 30 anni di età, agli allievi delle scuole di giornalismo, blogger e freelance.

3. Gli elaborati dovranno essere inediti, non saranno presi in considerazione lavori apparsi su quotidiani, riviste e televisioni sia nazionali che locali.

4. I lavori potranno essere frutto di attività individuale o di gruppo.

5. Il concorso si articola in due sezioni:

> Sezione a. Carta stampata: articolo in massimo due cartelle.

> Sezione b. Video giornalismo: racconta la storia in 6 minuti.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI

6. Sezione a: Gli articoli non dovranno superare le due cartelle (6.000 battute spazi inclusi) e dovranno essere prodotti in formato digitale allegando un cd che contenga sia l’elaborato che le informazioni sull’autore (vedi n.9).

7. Sezione b: I filmati dovranno essere prodotti in quattro esemplari in supporto dvd.

8. In capo all’elaborato si dovrà specificare la sezione per la quale si concorre.

9. Ogni candidatura dovrà essere accompagnata da una scheda con le generalità dell’autore o degli autori (cognome, nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, indirizzo, telefono, cellulare, indirizzo di posta elettronica, facoltà\scuola di giornalismo frequentante oppure numero della tessera giornalistica liberatoria per il trattamento dei dati personali ai sensi della legge 196/03).

10. I servizi, per essere ammessi al concorso, devono pervenire entro il 28 febbraio 2011 a mezzo R.R. al seguente indirizzo: Il Filo di Arianna, via Cortonese 82/A, 06127 Perugia. Fa fede il timbro postale.

11. La Giuria, a proprio insindacabile giudizio, selezionerà i due servizi giornalistici più rispondenti alle ragioni e allo spirito del concorso. Ne sarà data comunicazione a tutti i partecipanti tramite e-mail.

12. Per ciascuna delle sezioni a, b sarà proclamato un vincitore che riceverà, rispettivamente, un premio consistente di 2.500,00 euro lordi (duemilacinquecento euro).

13. Tutti i partecipanti dovranno rispettare rigorosamente le modalità suddette, pena l’esclusione dal Concorso. La partecipazione è gratuita. Gli elaborati non saranno restituiti e potranno essere utilizzati dagli Organizzatori senza nulla pretendere da parte dei partecipanti.

14. La data ed il luogo di premiazione saranno tempestivamente comunicati agli interessati.

15. La manifestazione finale di premiazione si svolgerà a Perugia nelle giornate del Festival Internazionale del Giornalismo.

16. La Giuria si riserva di assegnare menzioni straordinarie, qualora si riscontrino servizi meritevoli oltre a quelli rientranti nei premi stabiliti.

17. Per ulteriori informazioni, la segreteria del concorso è presso Il Filo di Arianna, tel. 075.5055807, fax 075.5017894, e-mail info@festivaldelgiornalismo.com.

Il bando si può scaricare on line dal sito www.festivaldelgiornalismo.com.

GIURIA

La giuria è composta da: Lirio Abbate (giornalista inviato de L’Espresso ed esperto di mafia), Arianna Ciccone (organizzatrice Festival Internazionale del Giornalismo), Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato), Francesco La Licata (giornalista inviato de La Stampa ed esperto di storia della mafia), Marco Rizzo (giornalista e sceneggiatore del fumetto dedicato ad Impastato).