Viaggio nella storia e nella tradizione della migliore cucina italiana

Perugia, 30 aprile 2014

Si è svolto questo pomeriggio presso l'Hotel Brufani l’incontro con lo chef Carlo Cracco, che è stato presentato dalla giornalista Barbara Sgarzi, esperta di comunicazione ed editoria digitale.
L'incontro è stato un successo clamoroso e una gran folla tra giovani e adulti ha atteso trepidante l'arrivo di uno degli chef più acclamati d'Italia.
Carlo è consapevole di essere riuscito a scatenare le masse anche al Festival internazionale del giornalismo, un evento non proprio food.
"È un piacere essere al Festival, non sono abituato a partecipare a questo tipo di eventi. Il cibo è un tema abbastanza forte e ultimamente va anche di moda - spiega lo chef - Sono nati centinaia di blogger di cucina e anche Trip advisor è uno dei tanti esempi da prendere come modello, non so se in negativo o in positivo".
Parlando di social media, Cracco ha detto di non farne un gran uso, "A volte quando sono in viaggio utilizzo Twitter ma raramente".
Durante l'incontro si è parlato inoltre degli suoi tre successi editoriali, ricchi di ricette  più o meno complesse.
"A qualcuno piace Cracco" è un viaggio nella tradizione, una ricerca sui materiali e sulle ricette storiche. "Il primo libro era un po' piu facile e fruibile, perchè trattava le ricette con un linguaggio diverso. Era nato con la voglia di fare un libro da leggere, con ricette facili da capire, con tre gradi di difficoltà: insomma era un libro che parlava in un linguaggio diverso. Il nuovo libro riguarda la cucina regionale ed è un po' piu complesso, ma ho cercato di prendere il meglio e sopratutto ciò che preferisco" ha spiegato lo chef.
Anche la comunicazione televisiva ha giocato un ruolo importante per il settore enogastronomico. Oggi Masterchef e talent show simili hanno portato la cucina nelle case dei telespettatori dando importanza alla bellezza del piatto. Ma non è importante solo il piatto e il modo in cui viene composto e abbellitto, ma è fondamentale anche la ricetta, " Con la televisione il pubblico è molto più interessato al libro, è un ulteriore strumento di comunicazione", ha dichiarato Carlo.
Ma come ha deciso di diventare cuoco e da cosa ha preso ispirazione? "Lavorare in cucina è come lavorare sui frutti che ti dà la terra. Io non avevo la grande idea di fare il cuoco, mi piaceva la scuola alberghiera e volevo fare il barman. Andando a scuola ho capito che era la cucina
quello che cercavo. E il mio primo piatto è stato un risotto."

Federica Raccuglia e Pilar López