Il giornalismo si sta trasformando, e in particolar modo il giornalismo culturale. Tutta colpa – o merito – delle nuove tecnologie, che lo stanno trasformando in “”giornalismo culturale 3.0”.
Ne ha parlato, in questa edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, Giulia Ciarpica, giornalista freelance, insieme a Costanza Rizzacasa d’Orsogna del Corriere della Sera e Ilenia Zodiaco, Youtuber, durante l’evento “Video, foto e social: dove va il giornalismo culturale 3.0” svoltosi nella Sala del Dottorato.
Giulia Ciarpica inizia l’incontro affermando che “il giornalismo 3.0 è il nuovo modo di comunicare, il blog va visto come prima forma di una dimensione ‘oltre’. E’ una nascita abbastanza giovane e questi mestieri (blogger, book blogger, ecc., ndr) sono mestieri in corsa. Il blogger relaziona in un modo più umano con il lettore, ha il merito di annullare le distanze tra giornalista e fruitore”.
L’argomento affrontato, quindi, è il movimento del giornalismo culturale tradizionale verso quello che è il giornalismo online e il blogging.
Costanza Rizzacasa d’Orsogna, del Corriere della Sera, dice la sua: “vorrei fare l’esempio della Lettura, inserto per il quale lavoro. E’ un giornale cartaceo ma è anche un giornale molto social: attraverso degli hashtag spostiamo anche i nostri contenuti sui social: i lettori possono commentare e farci arrivare il loro pensiero attraverso l’hashtag. Queste campagne social funzionano moltissimo. Penso che nessun giornalista oggi possa fare a meno dei social e penso anche che non ci debba essere astio tra giornalismo e blogging: nessuno può più fare a meno dell’online, anche se ancora oggi si da più importanza ai giornalisti della carta rispetto ai giornalisti che scrivono online. All’estero, principalmente negli Stati Uniti, non è così”.
Dall’altra parte della barricata si trova Ylenia Zodiaco che, alla domanda “qual è il punto di vista, e come vedi tu il giornalismo classico dall’altra parte?” risponde: “la mia storia è un po’ banale, il mio canale Youtube è nato copiando. Vedevo le altre persone farlo e ho iniziato a imitarle. A mio parere i blogger riempiono un po’ dei vuoti che ci sono all’interno del giornalismo tradizionale. Penso che in Internet ci sia più libertà, mentre invece sulla carta esiste molta autoreferenzialità”.
Baldino Giulia