“We like Chopin” – serata GAZEBO (2)

Sala dei Notari, ore 22.30

Una serata all’insegna della spensieratezza (o quasi) dopo un’altra intensa giornata di lavori al Festival del Giornalismo.
Diego Bianchi e la sua squadra, il disegnatore Maxxo e il “tassista atipico” Mirko Matteucci, alias Missouri 4, hanno animato il folto pubblico accorso all’evento e che, dopo lunga attesa, si è precipitato all’interno della Sala dei Notari per accaparrarsi i posti disponibili e non perdere l’opportunità di assistere a Gazebo.
La serata ha offerto un punto di vista ironico e satirico sulle vicende politiche degli ultimi giorni, ripercorse attraverso la visione di un video della durata di poco più di 30 minuti girato dallo stesso Bianchi perlopiù in prossimità di Montecitorio e Palazzo Chigi.
La rincorsa ai nomi per l’elezione del Presidente della Repubblica, le interviste ai protagonisti della politica, le incursioni dietro le quinte: il tutto mostrato attraverso la frenesia e i cambiamenti repentini che hanno caratterizzato la cronaca politica di questa settimana, evidenziando in questo modo il clima di forte incertezza e instabilità dell’attuale panorama politico italiano.
Ancora, le riprese delle numerose manifestazioni della società civile e dei movimenti di sostegno o di critica nei confronti dei diversi partiti o fazioni politiche svoltasi parallelamente di fronte ai palazzi del potere, che ci mostrano i problemi che affliggono la società italiana in questo momento e restituiscono l’idea della forte frammentazione ed eterogeneità che la caratterizzano.
Un susseguirsi di immagini e riprese di diverse situazioni volto ad evidenziare le contraddizioni e i paradossi del momento che viviamo attraverso una prospettiva ilare e più leggera rispetto agli altri appuntamenti del Festival, ma non per questo meno acuta e interessante.
Dopo i sorrisi, l’intervento inaspettato di uno spettatore sul finire della serata ha portato ad un attimo di riflessione. Il prete Don Celestino Tomasi ha commosso la platea asserendo di essere rimasto particolarmente colpito ed emozionato dallo spettacolo satirico proposto da Diego Bianchi e la sua squadra, “riuscito a toccare con mano i problemi della nostra società e a colpire i nostri cuori molto più di tante trasmissioni televisive e talk-show politici”. Il caloroso e sentito applauso del pubblico ha confermato quanto la sua impressione non fosse solo personale e quanto Don Celestino sia stato in grado di intercettare e interpretare un’emozione ed un sentimento collettivi.

Simona Trudu