Web 2.0 e tradizione: insieme per l’ambiente

Sala dei Notari, ore 11.00

La Sala dei Notari, presso il Palazzo dei Priori di Perugia, ha ospitato questa mattina il workshop “Web 2.0 e tradizione: insieme per l’ambiente”, appuntamento incentrato sul rapporto tra i temi ambientali e la diffusione degli stessi attraverso moderni strumenti, quali blog e Social Network.
A moderare l’incontro Antonio Boggia, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Economico-Estimative dell’Università degli Studi di Perugia, il quale ha rivolto, in apertura, il proprio saluto agli studenti delle scuole medie perugine presenti. “Coinvolgiamo i giovani – ha dichiarato Boggia -, sicuri che domani potranno dare un contributo in grado di fare la differenza”.
Sette i relatori che hanno preso parte al workshop, a cominciare da Antimo Palumbo, scrittore e fondatore dell’Associazione “Adea amici degli alberi”. Palumbo ha illustrato gli strumenti online grazie ai quali diffondere la cultura degli alberi: dai blog ai social network, come il più classico Facebook o il più innovativo Pinterest, importante perché in grado di sfruttare la forza delle immagini.
La forza del web, ma al tempo stesso la necessità di tramutare la stessa in iniziative concrete, alla base dell’intervento di Marta Albè, redattrice online e collaboratrice di greenme.it. “Attraverso i miei articoli e i miei interventi sui social network, ho l’obiettivo di condividere informazioni sull’ambiente che possano essere utili ai lettori”, ha dichiarato. “I social sono utili per diffondere tematiche sull’ambiente, ma non sono un punto d’arrivo: devono essere organizzate iniziative concrete, un po’ come l’incontro di oggi, cosicché le tematiche ambientali possano essere diffuse anche fuori da Internet”.
“Decrescita: rifiuto razionale di ciò che non serve”. Su questa linea si è mosso Simone Zuin, fondatore di “Decrescita Felice Social Network”, piattaforma di blogging libera e multi-autore, nata con l’obiettivo di “creare una rete sociale e una comunità di persone interessate alla Decrescita in tutti i suoi aspetti”. Tra le iniziative principali la “Giornata Mondiale della Terra” e “Terra e Artigiani della Decrescita”, un archivio di tutti gli artigiani italiani per riparazione, riciclo e riuso materiali. “Attorno al nostro sito – ha spiegato – si è creata una comunità di persone fisiche e in carne e ossa”.
Particolare attenzione è stata rivolta al progetto EnviNet, social network a tema ambientale. A presentarlo Lucia Rocchi, ricercatrice universitaria e socio-fondatore dello spinoff “Care”: “In EnviNet si parla di tutto ciò che gira attorno ai temi di sostenibilità, protezione e conservazione dell’ambiente. Ci siamo dati come scopo quello di dare un contributo vero: scambiare e diffondere idee, progetti, notizie sull’ambito ambientale”.
Tra gli ospiti anche il Direttore di italiambiente.it, Elena Livia Pennacchioni, la quale ha illustrato la caratteristica del progetto editoriale: quello di sviluppare contenuti attraverso figure professionali già esperte e provenienti dai diversi settori ambientali. “È una interpretazione che permette di approfondire queste tematiche, sfruttando la collaborazione di professionisti e l’immediatezza dei social network”, grazie ai quali interagire anche con il lettore. “Il web – ha concluso – è un mezzo, non il fine. L’obiettivo dev’essere quello di stringere rapporti e parlare di contenuti reali”.
È stata poi la volta di Michele Cavallucci, co-fondatore e responsabile Internet di Perugia Meteo, vicedirettore dell'Osservatorio Meteo-Sismico di Perugia. Cavallucci ha posto l’attenzione sul progetto, di cui è co-fondatore, Blue Planet Heart: “Non conosciamo la bellezza del nostro pianeta a pieno. Questo ci ha portato ad aggiornare il nostro blog in tempo reale. Cerchiamo di fare anche da antenna per alcune situazioni ed emergenze che si creano nel mondo”. Dallo stesso Cavallucci un invito ai più giovani: “verificate le notizie su Internet, non prendere per oro colato tutto ciò che vi è proposto. Andate a vedere le fonti delle notizie”.
In conclusione, il fumettista Mirco Maselli ha utilizzato la forza delle immagini e nello specifico le illustrazioni del libro “La storia dell’immondizia”, per analizzare la tematica della sovrapproduzione e dello smaltimento dei rifiuti, partendo da Atene per giungere ai giorni nostri.

Matteo Aldamonte