Il conflitto in Yemen, scoppiato nel marzo 2015, è tra i meno raccontati del Medio Oriente. Eppure ha fatto più di 7.000 morti e 43.000 feriti, e più di 3.200 bambini uccisi o feriti. Almeno tre sono i suoi aspetti cruciali: l'emergenza sanitaria, aggravata dagli attacchi diretti contro le strutture mediche, per cui Medici Senza Frontiere è in prima linea dall'inizio del conflitto; le difficoltà economiche e l'isolamento internazionale che colpiscono il paese da mesi, contribuendo ad aumentare i tassi di povertà e malnutrizione; il fallimento nell’adottare misure di protezione da parte dei governi che sostengono la coalizione Saudita (USA, UK, Francia) senza escludere le responsabilità dei paesi, tra cui l’Italia, coinvolti nel commercio delle armi utilizzate in questo conflitto.

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