Per tentare di squarciare il velo sull’omertà, le menzogne, i depistaggi, l’Espresso ha creato RegeniLeaks, una piattaforma web con la quale una squadra, composta da giornalisti e hacker, ha raccolto informazioni e denunce sulle violazioni dei diritti umani perpetrate in Egitto dai servizi segreti. Wikileaks, i Panama Papers e il caso Snowden sono solo alcuni dei segnali del fatto che il giornalismo non può più prescindere da un’alleanza con l’informatica: Lirio Abbate (caporedattore del settore inchieste de l'Espresso), Marco Pratellesi (condirettore Agenzia Giornalistica Italiana ed ex capo redattore a l'Espresso), Brahim Maarad (collaboratore de l'Espresso sul caso Regeni) e Raffaele Angius (giornalista e coordinatore di RegeniLeaks) cercheranno in questo incontro di tirare le somme del loro lavoro e di immaginare il futuro del whistleblowing come metodo di indagine.

Foto