Gli attacchi con droni sono gli elementi più caratteristici della guerra contemporanea. Sia quando utilizzati in scenari di guerra convenzionali sia quando utilizzati per programmi di uccisioni mirate, i droni armati militari sono solitamente operati dietro un velo di segretezza che impedisce ai cittadini e ai giornalisti di accedere ai dati e alle statistiche riguardanti le morti di civili e l’efficienza degli attacchi. Gli Stati Uniti sono di certo il maggior attore nel settore, ma l’uso dei droni si sta diffondendo in tutto il mondo. Le nazioni dove l’utilizzo degli attacchi con drone è maggiormente preoccupante sono lo Yemen, il Pakistan, l’Iraq, l’Afghanistan e la Siria. Il panel proposto discuterà le questioni attuali riguardanti le fonti e il reporting giornalistico sul tema, raccogliendo speaker provenienti da ambienti diversi, inclusi giornalisti investigativi, ricercatori e sostenitori del disarmo. Il panel discuterà le migliori pratiche e i case study per il monitoraggio degli attacchi con drone, come il lavoro svolto dal Bureau of Investigative Journalists; le problematiche riguardanti l’accesso alle informazioni e la trasparenza; il ruolo dei whistleblower e le implicazioni per l’Italia, in particolare per ciò che riguarda il coinvolgimento della base di Sigonella nei programmi di droni e il caso Lo Porto.