La crisi del modello tradizionale partitico, la personalizzazione della politica e gli esecutivi forti sono processi in atto in Italia ormai da più di vent'anni. La ricerca del consenso e l'uso della propaganda sono andati di pari passo con queste trasformazioni, adeguandosi ai cambiamenti del mondo dei mass media. Che ruolo e che responsabilità ha avuto il giornalismo politico? Cronisti di palazzo e retroscenisti svolgono la funzione classica di "Quarto potere" o perdono questo ruolo per diventare megafoni? E gli intellettuali, così attivi durante il ventennio berlusconiano, svolgono ancora un ruolo culturalmente centrale, per la società civile, oppure hanno ceduto alla stanchezza e al conformismo?