La libertà di stampa, in Turchia, da qualche tempo non gode di buona salute: oltre ad aver messo stampa e libertà civili sotto pressione, il governo turco ha bloccato nel marzo del 2014 servizi web come Twitter e Youtube. Secondo il rapporto biennale sulla trasparenza pubblicato da Twitter a inizio 2015, nel quale rende conto delle richieste di informazione e cancellazione ricevute da parte dei governi per account e contenuti, il governo turco sarebbe stato quello dal quale sono provenute più richieste di rimozione di contenuti tra luglio e dicembre dello scorso anno (477), ben cinque volte di più di qualsiasi altro paese (la Russia si ferma a 91, la Germania 43). Rispetto al periodo gennaio-giugno le richieste sono aumentate del 40%.