Le fonti che forniscono ai media leak di documenti classificati non godono di alcuna protezione legale in Europa. Sebbene il Consiglio Europeo abbia appoggiato i Principi di Tshwane, la relazione del Parlamento Europeo dell'ottobre 2017, in cui si chiede una direttiva per proteggere meglio i whistleblower, dice molto poco sulla sicurezza nazionale. Ci vorranno anni prima che la situazione migliori.

Nel frattempo ricade sui giornalisti il proteggere l'anonimato delle fonti che si fidano di loro. Negli ultimi anni la sorveglianza è diventata sempre più sofisticata e l'uso di e-mail crittografate o della rete Tor non è una garanzia sufficiente. Vedremo allora strumenti e tecniche che migliorano significativamente le possibilità che l'anonimato delle fonti non sia compromesso. Si va da tecniche sofisticate - come il funzionamento dell'airgap - a linee guida semplici come "rimuovere il monitoraggio degli annunci dalla pagina dei contatti".

Organizzato in collaborazione con Freedom of the Press Foundation.

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