I crescenti livelli di controllo, pressione e le tattiche intimidatorie verso la stampa in India e Pakistan hanno prodotto un'epoca inquietante di censura non dichiarata da parte di figure statali e non, in entrambi i paesi. I vincoli alla libertà di stampa in Pakistan continuano a frenare la democrazia nel paese, mentre lotta per mantenere la supremazia civile di fronte al dominio militare - diretto e indiretto. In India, il declino dei livelli di libertà per media e stampa mette in discussione le radici democratiche e laiche del paese.

Il clima di paura e intolleranza in entrambi i paesi è stato esacerbato da omicidi, sparizioni forzate, tentativi di rapimento e azioni legali (o minacce di) contro i giornalisti. I proprietari dei media su entrambi i lati del confine continuano a lavorare sotto pressione per autocensurarsi, zittire voci interne di dissenso, omettere la copertura di proteste e movimenti antigovernativi, mentre affrontano il blocco della distribuzione della carta o delle trasmissioni, l'accesso negato a incontri ufficiali e ritiro della pubblicità governativa. In località sensibili come il Kashmire i blocchi di Internet sono all'ordine del giorno, così come le minacce ai reporter locali, mentre sono stati banditi i corrispondenti stranieri. Nazionalismo ed estremismo hanno lasciato in entrambi i paesi uno spazio limitato per il dibattito nazionale sui media mainstream. In assenza di regole chiaramente enunciate, le redazioni si autocensurano costantemente per evitare intimidazioni da parte di membri dello stato e organizzazioni estremiste.

Il Pakistan rimane basso nell'indice World Press Freedom, mentre l'India ha avuto solo due punti in più, con un calo nella classifica rispetto al 2017. Mentre le voci moderate nel giornalismo affrontano uno spazio sempre minore, è cruciale per il futuro dell'Asia Meridionale domandarsi come la censura incontrollata e la minaccia di violenza impattano sulla democrazia, il secolarismo e le potenziali relazioni di pace tra i due vicini in conflitto. Come saranno scritte le nuove regole di libertà e censura e dove saranno tracciate le nuove linee per garantire un'Asia Meridionale democratica, sicura e libera?

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