La storia della fotografia divenuta l’icona della crisi dei migranti e il viaggio umano dei suoi protagonisti in un reportage di National Geographic sviluppato a 360gradi su diversi media.

 

Estate 2014, nelle acque internazionali tra Libia e Sicilia, da un elicottero della Marina Militare italiana, Massimo Sestini scatta a un barcone carico di migranti una straordinaria foto zenitale diventata simbolo della crisi migratoria in Mediterraneo.

Quattro anni dopo, il clamore attorno alla questione migranti non si è spento ma è anzi cresciuto, migliaia di persone continuano a rischiare la vita in mare ogni giorno. Sestini, prova a capire dove siano finiti quegli uomini, donne e bambini, se siano ancora in Europa, se siano sani e salvi e abbiano cominciato una nuova vita. Il tutto parte da un appello sul web – “Where are you?" - lanciato nel 2016 e che viene raccolto da National Geographic che decide di raccontare questa storia di disperazione e speranza con un documentario e una cover story sulla sua rivista mensile.

A produrre il documentario per National Geographic è Doclab con la regia di Jesús Garcés Lambert. Il documentario sarà in onda su National Geographic (Sky, canale 403) il 20 giugno 2019 in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. La cover story del numero di giugno della rivista mensile National Geographic è firmata da Fabrizio Gatti - giornalista de L’Espresso e collaboratore di National Geographic- e vedrà anche i ritratti realizzati da Sestini ai migranti ritrovati grazie all’appello. La storia vedrà anche una declinazione digital sulle diverse properties web e social di National Geographic.

Il progetto di National Geographic vede il patrocinio dell’UNHCR.

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