Vincitore del World Press Photo 2021 nella categoria “Portraits Stories” con il progetto “Gli Ameriguns” e Canon Ambassador dal 2020, Gabriele Galimberti è un narratore dallo stile unico, capace di raccontare contesti incredibilmente complessi con la limpida e immediata chiarezza di un singolo, affascinante scatto. Al centro della sua fotografia e della sua ricerca ci sono le persone, che Galimberti ritrae spesso circondate dagli oggetti che più amano, evidenziando una relazione intima e a tratti ossessiva che racconta anche il mondo in cui è immersa, grazie a un sapiente e originale modo di comporre l’immagine.

Una formula visiva che è diventata una vera e propria firma, che si ripete ed evolve in molteplici progetti pluriennali, alcuni dei quali costruiti con lo zaino in spalla viaggiando in decine e decine di paesi sparsi in cinque continenti grazie al “couchsurfing”, pratica che Galimberti fa sua già negli anni ‘00, prima che diventi una moda. E che torna con “Gli Ameriguns”, lo stupendo lavoro premiato dal WPP che documenta l’onnipresenza delle armi nel contesto degli Stati Uniti d’America, immortalando e disvelando con forza inedita i crismi della cosiddetta gun culture.

Come nasce un progetto fotografico capace di vincere il WPP? Come è cambiato e cosa significa oggi il lavoro del fotografo professionista alle prese con nuovi modelli e nuove piattaforme di comunicazione? Come si costruisce una narrazione fotografica che sappia attrarre l’attenzione del pubblico e smuovere le coscienze?

Gabriele Galimberti racconta la propria esperienza e visione intervistato dal giornalista Alessio Jacona.

A cura di Canon.

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